Il diritto alla casa è uno dei diritti universali. Tuttavia, l’accesso alla casa per le persone più fragili e, in particolare per i titolari di protezione internazionale, non è sempre semplice in una grande città come Milano.
Nel 2022 Amapola ha lavorato a due progetti che hanno coinvolto la Direzione Welfare e Salute del Comune di Milano che riguardavano l’inclusione di persone titolari di protezione internazionale:
- Il monitoraggio al case management del SAI di Milano (Sistema di Accoglienza e Integrazione)
- La collaborazione al progetto STSH Strenthening Transitional Social Housing for Migrant Families, un progetto finanziato attraverso il FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione) volto a costruire percorsi efficaci di autonomia abitativa per i titolari di protezione internazionale.
In seno al progetto STSH, Amapola ha lavorato alla formazione degli operatori, al coinvolgimento dei cittadini attraverso un’attività di mentorship e alla costituzione di comunità di pratiche sul tema «autonomia abitativa» che hanno messo per la prima volta allo stesso tavolo tutti gli attori che a vario titolo intervengono in un percorso di autonomia e di uscita dalle dinamiche dell’accoglienza. Il risultato di questo progetto ha portato alla realizzazione di linee guida che sono state pubblicate nella primavera del 2023: L’autonomia abitativa per i titolari di protezione internazionale: capacitare il cambiamento.
Guardando al tema accesso alla casa a scala più ampia, Amapola ha contribuito e sta ancora contribuendo con un’attività di monitoraggio e supporto insieme a SAS all’Agenzia Milano Abitare che si pone come obiettivo quello di far incrociare domanda e offerta, accogliendo chi si trova in difficoltà abitativa (morosità incolpevole, sfratto, reddito insufficiente) da un lato, e chi offre casa dall’altro, promuovendo strumenti, come il canone concordato, che rendono l’abitare più sostenibile per i locatari in un regime maggiormente garantito o agevolato per i proprietari.